La dottoressa Maria Luisa Scartabelli, Biologa Nutrizionista , con studio in Milano, vi ricorda che è possibile fornire Consigli Alimentari e Diete Personalizzate anche ONLINE.

Il termine ‘probiotico’ deriva dal greco “pro-bios” che significa ‘a favore della vita’. E già nel nome vi è una prima indicazione poiché i probiotici sono microrganismi (soprattutto batteri) viventi e attivi, contenuti in determinati alimenti o integratori ed in numero sufficiente per esercitare un effetto positivo sulla salute dell’organismo, rafforzando in particolare l’ecosistema intestinale.

Quest’ultimo costituisce infatti il bersaglio principale della loro azione. Seppure questi microorganismi abbiano nomi tra loro simili – ad esempio Lactobacillus casei Shirota, Lactobacillus Johnsonii, La1 e così via – in realtà il loro principio di azione è differente e diverse sono le reazioni che potrebbero suscitare nell’organismo .Ecco perché prima di assumere un probiotico (e sempre sotto indicazione medica) è importante conoscere il nome completo del ceppo di appartenenza, la quantità di probiotici vivi contenuti nel prodotto e le adeguate condizioni di conservazione: informazioni che devono essere, di norma, tutte riportate sulla confezione degli integratori.

Quando sono indicati i probiotici:

l’assunzione di probiotici è utile nell’adulto soprattutto per ristabilire l’equilibrio intestinale compromesso da diverse cause quali ad esempio l’uso di antibiotici, lo stress, le variazioni della dieta e in età pediatrica o neonatale per fare fronte a infezioni gastrointestinali, piuttosto frequenti nei bambini, che possono mettere a repentaglio la buona funzionalità dell’intestino o per alcune affezioni della pelle come ad esempio le dermatiti atopiche.

Per essere efficaci i probiotici dovrebbero essere assunti  per un tempo medio di 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno, ragion per cui è impossibile introdurli con la semplice dieta.

Va da sé quindi che i probiotici sono aggiunti specificatamente agli alimenti, e non vanno confusi con i fermenti lattici o i batteri che sono contenuti nello yogurt i quali sono anch’essi vivi ma non vitali, ossia non hanno la capacità di riprodursi nell’intestino, svolgendo funzioni altrettanto importanti per l’organismo, ma diverse da quelle dei probiotici.

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Dott,ssa Scarabelli, biologa nutrizionista

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