Obesità e cancro, non solo dal fumo

Gli esperti di tutto il mondo che stanno per riunirsi a Chicago in occasione del Congresso della Società Americana di Oncologia Medica (Asco) lanciano l’allarme: l’obesità sta per superare il tabacco e raggiungere un poco ambito primato, quello di prima causa prevenibile di cancro. Secondo le più recenti stime, l’eccessivo sovrappeso è responsabile diretto in Italia di circa il tre per cento di tutti i tumori negli uomini e del sette per cento di quelli nelle donne. Un fatto preoccupante se si pensa che dal 1980 ad oggi i tassi di obesità sono raddoppiati nel mondo e che ora in Italia una persona su due ha dei chili di troppo. Un fenomeno che, purtroppo, non risparmia i nostri bambini. Se la popolazione continuerà a ingrassare, come rilevato dalle ultime statistiche, le stime indicano chiaramente che salirà ulteriormente il numero dei casi di tumore dovuti ai chili in eccesso, che sorpasseranno così il fumo entro il 2030. «Da anni ricercatori e oncologi di tutto il mondo sottolineano, numeri e statistiche alla mano, che quattro tumori su dieci sono causati da stili di vita sbagliati – commenta Fortunato Ciardiello, professore Ordinario di Oncologia Medica della Seconda Università di Napoli e presidente eletto della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) -: il che significa, ad esempio, che in Italia con una giusta prevenzione si sarebbero potute evitare oltre 146mila delle 365mila nuove diagnosi oncologiche registrate nel 2014. E sebbene le regole siano semplici, chiare, facili da attuare, ancora moltissime persone le ignorano o non sono sufficientemente convinte della loro efficacia».

È certo il legame fra obesità e almeno sei tipi di cancro
Molte sono le ricerche ancora aperte, ma le informazioni finora disponibili non lasciano spazio ai dubbi: obesità e sovrappeso sono fra i fattori di rischio noti per i tumori di endometrio, colon retto, esofago, rene, pancreas e seno, specie fra le donne in post menopausa. «Diversi studi hanno poi messo chiaramente in evidenza che l’eccessivo peso non solo fa crescere le possibilità di ammalarsi, ma anche di morire di cancro – chiarisce Ciardiello -. Ovvero chi è obeso rischia di sviluppare forme più aggressive e letali, così come ha maggiori probabilità di avere una recidiva o di andare incontro a complicanze durante le cure. Fortunatamente sappiamo anche che dimagrire contribuisce, concretamente, a migliorare la situazione». Perché? Gli scienziati, negli ultimi anni, hanno fatto molti progressi nelle possibili risposte a questa domanda e hanno compreso diversi meccanismi che sono alla base del legame tra peso in eccesso e cancro.
Ecco perché il grasso favorisce le cellule cancerose
Al momento sono soprattutto cinque gli ambiti in cui si sta indagando per comprendere le relazioni causa-effetto tra obesità e tumori: insulina, infiammazioni croniche, estrogeni, regolatori dei tumori e adipochine. «Le persone obese hanno spesso nel sangue livelli di insulina e di fattori di crescita dell’insulina più elevati della norma – chiarisce l’esperto -. Questa condizione, nota come iperinsulinemia o insulino-resistenza, fa salire il rischio di diabete e può favorire l’insorgenza di alcuni tipi di cancro, come quelli di colon e rene». In chi è molto in sovrappeso è piuttosto comune anche un’infiammazione cronica di alcuni tessuti (facilitata dai grassi accumulati in determinati punti dell’organismo), che è noto essere uno dei fattori che alla lunga predispongono alla trasformazione cancerosa delle cellule. «Un esempio su tutti – dice Ciardiello – è quello dell’infiammazione cronica nell’esofago, con conseguente reflusso gastroesofageo e una patologia nota come Esofago di Barret, entrambe più frequenti fra gli obesi che fra i normo-peso ed entrambe note come condizioni che facilitano lo sviluppo del cancro all’esofago». Ben noto è poi il discorso degli estrogeni, che vengono prodotti in grandi quantità dai tessuti grassi e che sono fra i ben noti responsabili di alcune forme di tumore del seno e dell’endometrio, con sospetti anche per il carcinoma dell’ovaio. Ed un simile discorso può essere fatto per le adipochine. Per quanto concerne i “regolatori dei tumori”, infine, gli scienziati hanno individuato alcuni fattori che stimolano la crescita del cancro e ora sappiamo che le cellule adipose possono influenzare i livelli di certi regolatori, come avviene con la proteina mTOR, implicata nell’insorgenza di diverse neoplasie.
Già si conoscono e sperimentano possibili strategie di cura
«Alcuni di questi “legami pericolosi” sono già al centro dell’attenzione e si sperimentano delle possibili cure – aggiunge Ciardiello -. Ad esempio, si stanno studiando diversi modi per controllare o ridurre l’infiammazione cronica (ad esempio con aspirina, farmaci antinfiammatori non-steroidei o statine, già ampiamente usate come cure anti diabete o per prevenire l’infarto) e valutare, di conseguenza, se in questo modo si abbassa il pericolo delle persone d’ammalarsi di cancro. E’ stata anche in parte dimostrata l’utilità della metformina (comunemente impiegata per il diabete di tipo due) come agente che limita gli eccessi di insulina e ulteriori studi puntano a dimostrare che possa far calare il rischio di vari tumori, fra cui quello al seno».
Quali sono i vantaggi per chi dimagrisce?
«Lontano dai laboratori di ricerca e dagli ospedali, c’è per qualcosa di concreto che tutti possono fare per limitare davvero le possibilità di ammalarsi di cancro – concludono gli esperti mondiali riuniti all’Asco -: controllare il proprio peso. Chi è obeso o ha comunque chili di troppo deve sapere che è stato scientificamente dimostrato che se dimagrisce fa diminuire anche il pericolo di sviluppare un tumore, diabete o malattie cardiovascolari. E ancora: chi già ha avuto una diagnosi oncologica e si impegna a dimagrire può trarne vantaggi concreti, non solo in ottica di generale benessere, ma anche perché migliorerebbero gli effetti delle terapie e invece calerebbe il rischio di ricadute». Se è vero, insomma, che il cancro fa paura a tutti, è giunta l’ora d’impegnarsi a prevenirlo con i modi più semplici: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e armati di bilancia, ma rigorosamente senza sigarette.