Prende pasticca per dimagrire resta paralizzata dopo un ictus

Lara, imprenditrice di 49 anni, mamma di due gemelli di quattro anni, ha preso un farmaco a base di fenilpropanolamina
ROMA – Non parla più, ormai si esprime solo con i gesti della mano sinistra. E anche alzarsi dal letto è impossibile: dalla mattina del 10 settembre il braccio e la gamba destra sono paralizzati. Lara, imprenditrice di 49 anni, mamma di due gemelli di quattro anni, è stata colpita da un ictus e sulle cause la procura ha aperto un’inchiesta per i lesioni gravissime.
A dieta per dimagrire
A finire nel mirino del pm Elena Neri una pillola dimagrante a base di fenilpropanolamina ingerita dalla donna – residente ad Albano Laziale – il pomeriggio del 9 settembre scorso, quando ha iniziato la dieta ed è sprofondata in un incubo. Il dubbio della procura è che l’ictus sia stato provocato da questa molecola anoressizzante. La fenilpropanolamina ha, infatti, l’effetto di inibire l’appetito ma la sua utilizzazione nelle diete dimagranti è stata ridimensionata perché, in alcuni casi, è dimostrato che provoca emorragie celebrali. Per stabilire se l’ictus è stato provocato dalla pasticca, il pm ha disposto una consulenza farmacologica cui parteciperà anche il medico nutrizionista indagato per averla prescritta.
Non esiste divieto esplicito di vendita
A spingere Lara a voler dimagrire era stato il progressivo aumento di peso successivo alla gravidanza del 2011, quando diede alla luce due gemelli. Aveva deciso di iniziare una dieta e, così, la scorsa estate si era rivolta al dietologo. La prima somministrazione era per il 9 settembre: la donna la prende e il giorno dopo viene colpita dall’emorragia cerebrale che le ha provocato la perdita dell’uso della parola e della parte destra del corpo. La questione è che non esiste un divieto esplicito di vendita della fenilpropanolamina, anche se non esistono sul mercato farmaci che ne prevedono l’impiego. Diverse inchieste sono aperte in procura sugli effetti di questa molecola. Un’indagine del pm Francesco Dall’Olio è finalizzata a chiarire se ci siano responsabilità per la mancata revoca dell’autorizzazione alla vendita da parte dal ministero della Salute, come invece è stato fatto nel 2011 con la fendimetrazina.