Consumo di frutta secca in gravidanza e sviluppo cognitivo del bambino

La dott.ssa Maria Luisa Scarabelli, Biologa Nutrizionista , evidenza che una recente  ricerca ha messo in relazione il consumo di frutta secca  della mamma durante il primo trimestre di gravidanza con migliori risultati nello sviluppo neuropsicologico del nascituro.

Lo studio ha coinvolto 2200 mamme e i rispettivi figli e ha messo in relazione il consumo di frutta secca nel primo e nel terzo trimestre di gravidanza con lo sviluppo neuropsicologico, valutato attraverso l’utilizzo di test standard validati a livello internazionale, dei bambini all’età di 18 mesi, e successivamente a 5 e a 8 anni.

I bambini nati da mamme che avevano consumato in misura maggiore la frutta secca nel primo trimestre di gravidanza, hanno ottenuto risultati migliori per capacità di attenzione e memoria a lungo termine.

I migliori risultati sono stati ottenuti dai bambini di mamme che consumavano la quantità maggiore di frutta secca (circa 3 porzioni da 30g a settimana).

Il consumo registrato nel terzo trimestre, invece, non è risultato associato a migliori risultati nei test.

Gli alimenti presi in considerazione in questo studio sono noci, mandorle, nocciole, pinoli e arachidi.  Si ipotizza che gli acidi grassi essenziali,della serie omega-3 e omega-6, e altri nutrienti come l’acido folico di cui sono particolarmente ricchi questi frutti, possano accumularsi, durante la gestazione, nel tessuto nervoso, soprattutto nelle aree frontali,che influenzano la memoria e altre funzioni cognitive.

La dottoressa Scarabelli pone l’attenzione sul fatto che, pur essendo risultati interessanti, è uno dei primissimi studi in questo campo di ricerca, per cui è opportuno attendere altre ricerche che li possano confermare o, al contrario, contraddire.

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Fonte: Gignac F et al. Maternal nut

intake in pregnancy and child neuropsychological

development up to 8

years old: a population-based cohort

study in Spain. Eur J Epidemiol. 2019

May 7.

 (Associazione Italiana Nutrizionisti)