Estate , SOS infezioni alimentari

Malattie trasmesse da alimenti

Estate: Sos infezioni alimentari

La dottoressa Maria Luisa Scarabelli, nutrizionista in Milano, consiglia una attenta considerazione sul consumo degli alimenti in estate.

Attenzione ai cibi conservati male, agli alimenti e bevande scadute, all’igiene negli esercizi pubblici. Tutte regole che valgono sempre ma soprattutto in estate quando i casi di disturbi gastrointestinali causati da alimenti contaminati da microrganismi, le cosiddette infezioni, o da sostanze tossiche prodotte dagli stessi microrganismi (intossicazioni) si triplicano.

1) Al ristorante diffidare dei carrelli con cibi freddi, conservati a lungo a temperatura   ambiente,    specie  se   con   gelatine,   creme,   maionese, mascarpone, salse e uova.

2) Occhio  all’aspetto. Controllare che  non   ci  sia  brina  all’esterno  delle confezioni   surgelate,   è   indice   di  un  cattivo  mantenimento.

3) Buttare i cibi le cui confezioni presentano un rigonfiamento.

Prestare attenzione, in particolare, ai prodotti freschi come latte, mascarpone, creme…

4) Non acquistare bottiglie d’acqua o bibite lasciate sotto i raggi del sole. Ricordare inoltre che anche le bibite hanno una scadenza, che va sempre controllata.

5) Non acquistare pesce e frutti di mare di dubbia provenienza e prendere cozze e vongole solo se contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica e con un’etichetta che indica peso e scadenza dei frutti di mare. Ricordare che i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6°C, quindi, in frigorifero. Per il pesce ricordarsi di analizzare sempre anche il colore, l’odore e l’aspetto generale.

6) Nei bar e nei negozi non acquistare prodotti se il congelatore è stracolmo. Per una corretta conservazione, infatti, i prodotti non devono mai superare un certo carico.  Meglio, poi, i freezer con gli sportelli chiusi (solitamente verticali).

7) A differenza dei cibi congelati, quelli surgelati hanno dei cristalli di ghiaccio più piccoli, microscopici. Se, quindi, si nota che l’alimento ha dei cristalli di ghiaccio più grandi, della brina, questo può essere un sintomo dell’interruzione della catena del freddo. Insomma, se il gelato perde la sua compattezza e cremosità e diventa come la brina va buttato.

8) Non consentire al negoziante di toccare il prosciutto con le mani

9) Non acquistare nessun prodotto deteriorabile da carrettini ambulanti privi di celle frigorifere adeguate alla conservazione degli alimenti.

10) Controllate sempre la data di scadenza di tutti gli alimenti.

Un augurio di buone ferie.

Dott.ssa Maria Luisa Scarabelli

Nutrizionista con studio in Milano.

Via Correggio n. 61 fermata metro De Angeli

Tel. 025830048

cell. 3385317023

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